“Quanti sono i colli di Roma?” Sicuramente almeno una volta nella vita vi avranno fatto questa domanda. Viene subito spontaneo rispondere: “i colli sono sette”. Rimarrete stupiti nel sapere che la risposta è sbagliata. Touring Fixer vuole sfatare il mito sui colli romani. E’ vero che Roma nasce su alcuni colli, ma questi non sono sette, ne sono molti di più. Viene da chiedersi: quanti sono i colli di Roma? Se siete curiosi continuate a leggere, Touring Fixer vi darà la risposta!

Perché vengono ricordati solo sette colli?
I colli di Roma comunemente conosciuti sono: Palatino, Aventino, Campidoglio, Quirinale, Celio, Esquilino e Viminale. Si trovano tutti sulla riva sinistra del fiume Tevere. Vi siete mai chiesti perché vengono ricordati solo questi? La spiegazione la troviamo nella storia. Nell’antica Roma i sette colli segnavano i confini del centro della città.
C’è anche da dire che i Romani davano molta importanza ai numeri: venivano utilizzati per prevedere il futuro e per interpretare la realtà. Per questo motivo, nella vecchia società romana, il numero sette era sempre presente: sette colli, sette Sacerdoti in onore di Giove, sette re, sette pattuglie di pompieri (vigilantes). Il numero sette è rappresentativo e pieno di simbologia anche nei nostri giorni: l’arcobaleno è composto da sette colori, i giorni della settimana e le note musicali sono sette.
Il Palatino: il colle della fondazione di Roma
La leggenda narra che il Palatino è il colle su cui Romolo fondò Roma. Nell’antica città eterna questo colle veniva scelto da tutte le famiglie più ricche come luogo dove costruire le proprie abitazioni. Per questi motivi tale territorio è stato cruciale per lo sviluppo della città.
Il Palatino ad oggi viene considerato una delle zone più anche della città, oggi è divenuto un museo all’aperto.

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